Archivio per la categoria ‘democrazia’

Il 17 maggio 2011 abbiamo organizzato una conferenza sulla pace con 3 ospiti: Stefania Calza radiologa dell’ ospedale di EMERGENCY di Kabul, Nanni Salio scienzato del Centro Sereno Regis di torino & Beppe Passarino promotore dell’ ufficio pace dal 2003-2006.

Questa conferenza è stata organizzata al Diavolo Rosso& con la collaborazione di EMERGENCY.

Il dibattito è iniaziato alle 21:15.

Alcuni bambini hanno incominciato a fare domande:la maggior parte dei quesiti li abbiamo fatti a Stefania perchè lei vive la guerra quasi  tutti i giorni.

Il tema della serata è stato diviso in 3 parti:facciamo la pace,usiamo la pace & osiamo  la pace,tutto questo basato sulla nonviolenza.

La conferenza è durata 2 ore:dalle 21:15 alle 23:15.

Quello che ci ha colpito di più è stato il loro modo di spiegare ,è come nonostante fossero più colti di noi si comportavano come se fossero al nostro stesso piano.

Noi bambini eravamo molto emozionati perchè  c’erano delle persone molto importanti.

Dopo questo incontro abbiamo capito che la pace è come una amica che se tutti la frequentassero sarebbe più forte e il mondo sarebbe quasi perfetto.

(altro…)

We Care!

Pubblicato: 30 aprile 2011 in democrazia, noi pensiamo, we care

We careA quanti si chiedono perché dei bambini e i loro insegnanti, affrontino temi, così particolari, e sentano il bisogno di esporre in pubblico il risultato delle loro rilessioni, rispondiamo con le parole di Lorenzo Milani, maestro!

“Dovevo ben insegnare come il cittadino reagisce all’ingiustizia. Come ha liberta’ di parola e di stampa. Come il cristiano reagisce anche al sacerdote e perfino al vescovo che erra. Come ognuno deve sentirsi responsabile di tutto. Su una parete della nostra scuola c’e’ scritto grande: I care‘. E’ il motto intraducibile dei giovani americani migliori. ‘Me ne importa, mi sta a cuore’. E’ il contrario esatto del motto fascista ‘Me ne frego‘” 

(Documenti del processo di don Milani, L’obbedienza non e’ piu’ una virtu’, cit., p 34

Ai suoi tempi, don Milani insegnava ai suoi bambini, che la provenienza, l’estrazione sociale, la ricchezza, non potevano costituire una differenza tra le persone, insegnava loro a informarsi leggendo sui giornali, approfondendo e ricercando le fonti , ed infine sapersi esporre prendendo posizione.

Oggi imparando da chi ci ha preceduti, come nani sulle spalle di giganti, proseguiamo su questa stessa rotta!

leggiamo, approfondiamo su libri ed internet, riflettiamo in classe … e poi pubblichiamo sul blog il risultato delle discussioni, le pinioni, i suggerimenti per cambiare il mondo

Because we care!!!

Ci rivediamo in classe ragazzi
“maestro” Giampiero

Secondo  noi Israele e la Palestina dovrebbero fare pace per sempre e aiutarsi a vicenda.

Anche se si stanno antipatici ,devono volersi bene.

Se  Israele cuontinasse così, la Palestina non esisterebbe più, e devono smettere di comportarsi da bambini neonati perchè, anche  la Palestina deve avere la libertà.

Per noi questa guerra è stupida e inutile.

Una delle bimbe della 4C ha risposto ad una domanda di storia nella quale si chiedeva perchè in Mesopotamia e zone limitrofe da 8000 anni si fanno guerre.
risposta : perchè è una terra fertile e ricca di risorse , sono in tanti a volerla ed allora si comportano come i bimbi piccoli che quando vogliono qualcosa se la strappano di mano.
GENIALE!!!!
DISARMANTE…. i tutti i sensi

da qui è iniziato un bel lavoro con tutti i bambini della classe 4C della primaria Rio Crosio, coordinati dai loro insegnanti, insegnanti Lina Prinzivalli e Giampiero Monaca, nei rarissimi momenti di compresenza.
Diciamo sempre ai ragazzi che studiare la storia antica serve a prevedere i fatti e gli avvenimenti che verranno, allora abbiamo iniziato ad analizzare gli avvenimenti recenti nell’area mesopotamica leggendo le sempre più rare notizie sui giornali (distratti dal macabro gossip quotidiano e dagli eventi di cronaca interna) appaiandoli e paragonandoli con la storia antica appunto scoprendo così che Ittiti e Babilonesi non si comportavano in maniera molto diversa da marines Americani, guerriglieri Talebani e che i governi di un tempo volevano il controllo di aree geografiche strategiche e ricche di risorse ne più e ne meno di quelli di oggi.

Allora se la storia ci insegna…
impariamo dalla storia, le guerre e le invasioni hanno SEMPRE portato alla distruzione di popolazioni e delle loro civiltà, dai ragazzi è venuta l’idea di scrivere a chi comanda e chi può decidere, una lettera per chiedere di smettere, di riconsiderare l’intervento italiano, di richiamare i soldati e di utilizzare altri sistemi più civili ed umani per agevolare i processi di pace.

ecco il testo della lettera che questi gagliardi bambini hanno steso coralmente, inviandola al ministro della difesa italiano e agli organi di informazione
ascoltateli:

Egregio signor ministro,
siamo le bambine ed i bambini della 4 c della scuola primaria Rio Crosio di Asti, abbiamo saputo che in Afghanistan è in corso un conflitto tra le diverse fazioni afghane e noi Italiani abbiamo voluto inviare dei soldati per aiutare le popolazioni in una missione di Pace.
A noi, però, sembra strano che per una missione di pace si debbano usare le armi.

Le ultime notizie ci informano sulla morte di quattro alpini italiani in un attentato, ma noi sappiamo anche che dall’inizio di questa guerra sono morte migliaia di persone tra innocenti civili e soldati.

Questo ci fa pensare che è impossibile raggiungere la pace seminando guerre.
Sappiamo che in Italia tutti i cittadini hanno il diritto di esprimere la propria opinione e noi, in quanto cittadini del mondo che voi adulti ci lascerete, vorremmo darle il nostro modesto consiglio.

Secondo noi, lanciare le bombe per fermare questa carneficina non è una buona idea e non proteggerebbe i nostri soldati.
Sappiamo che le armi costano moltissimo e con il prezzo di una sola bomba si potrebbe costruire una scuola o un ospedale.
invece che spendere tanti soldi per le armi, sarebbe meglio usarli per offrire aiuti concreti alle popolazioni e un lavoro diverso ai soldati con il quale essi possano sentire di servire lo stesso o ancor meglio la loro patria.

Per favore signor Ministro, dimostri a noi bambini che è possibile risolvere i conflitti con la testa, il cuore e con le parole e non con la violenza come gli uomini primitivi incapaci di ragionare.
Secondo noi, quindi, bombe NO, perchè fanno solo del male!

la ringraziamo per l’attenzione che saprà concedere alle nostre riflessioni e le chiediamo di non armare gli aerei italiani con le bombe e di far iniziare dialoghi di pace per far tornare tutti a casa sani e salvi.
le porgiamo distinti saluti
Asti 20 ottobre 2010
Le bambine e i Bambini della 4 C
scuola rio Crosio , Asti

Allora c’é speranza

Pubblicato: 25 aprile 2011 in democrazia
Tag:
Ieri è successa una cosa che mi ha impressionato e fatto rabbrividire… positivamente!
Era intervallo, in 4C la solita allegra baraonda, c’è chi canta, chi gioca, chi fa la merenda.
Verso la fine della ricreazione arrivano, tutti seri, Fabio, Federico, Mattia, e Tommy.
Maestro leggi, mi dicono.
Mi allungano un foglietto di recupero, fotocopiato da una parte, e scritto con la loro calligrafia esuberante e scoppiettante sull’altro.
Tutti orgogliosi mi rivelano di aver istituito la “Repubblica democratica della 4C” e di aver stilato il primo documento ufficiale….
I quattro gagliardi ragazzi hanno impiegato l’intera durata della ricreazione (e tutti sappiamo quanto ci tengano) per sancire e sintetizzare quelli che secondo loro sono i diritti imprescindibili dell’infanzia!
il contenuto ed il contesto sono uno di quei mix che mi ha davvero inorgoglito e commosso.
Certo nella nostra classe i discorsi sui diritti, sulla democrazia, sul rispetto dell’altro sono piuttosto di casa, nelle scorse settimane la maestra Lina ci ha lavorato su moltissimo, ma , confrontandoci, nè io ne lei ci aspettavamo  riscontrarne un radicamento così profondo ed entusiasta.
Ecco quindi la lista così come spontaneamente è stata stilata da questi bambini che ringrazio di ricordarmi ogni giorno di quanto son fortunato a poter condividere con loro un pezzetto di strada, nel loro cammino di crescita.
I diritti dell’infanzia
Diritto alla vita
diritto al nome
diritto ad esprimersi
diritto alle emozioni
diritto ad avere un posto dove espletare i propri bisogni
diritto al gioco ed allo sport
diritto all’opinione
diritto a nutrirsi e dissetarsi
diritto alla salute
diritto ad imparare gratuitamente
diritto al rispetto
diritto alla scelta
diritto alla casa
diritto ad essere amati
diritto ad amare il proprio paese
diritto   a scegliere chi amare
diritto a non lavorare (sfruttamento lavoro minorile)
diritto alla famiglia
diritto a decidere la propria religione
diritto a vivere sicuri
diritto a godere della natura
diritto ad essere trattati come persone
diritto all’amicizia
diritto alla libertà
diritto all’identità
diritto ad essere soccorsi per primi
son rimasto proprio con poche parole ….
ma con un grande turbine di pensieri e speranze…
tutte belle e riconoscenti

“maestro” Giampiero

Un commento

Pubblicato: 25 aprile 2011 in democrazia, noi pensiamo, pace
Tag:

Secondo noi è giusto che i maestri ci raccontino queste cose (che succedano guerre a gaza ), è giusto che ci raccontino ciò, perchè cresciamo intelligenti e consapevoli e magari da grandi potremo aiutarli.

A noi dispiace per loro,non riusciamo nemmeno a immaginarci cosa provano quei bambini.

Certe volte la gente protesta contro i nostri maestri perchè ci insegnano queste cose:”ma non sono troppo piccoli? – Dicono loro-, ma i bambini di gaza non sono troppo piccoli per vivere nella guerra ?

Rispondiamo  noi !

LA GUERRA NON SERVE A NIENTE!

ELI , MADLEINE, FRA.

 

Noi pensiamo che le parole che ha scritto Vittorio Arrigoni siano interessanti e anche tristi.

Secondo noi i palestinesi vengono trattati come schiavi e a volte vengono anche uccisi!!!
Quando si sparano le bombe può capitare che sbagliano la mira e qindi colpiscono persone sbagliate.
Quando vogliono uccidere una persona gli uccidono anche la famiglia!!!
Alcune persone si sporcano di sangue fingendo di essere morti per non essere uccisi dagli israeliani.
I bambini nascono e crescono in mezzo alla violenza e da grandi potrebbero diventare a loro volta violenti.
Se una persona palestinese ha una malattia o è ferita dovrebbe andare all’ospedale ma i posti di blocco israeliani spesso glielo impediscono.
Gli abitanti di israele non fanno arrivare il cibo ai palestinesi e per questo muoiono di fame.
Alla fine di questo argomento noi pensiamo che i palestinesi hanno diritto al cibo,a essere trattati bene e a non essere uccisi per cose ingiuste!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
AUTRICI:  Stella e Francesca

Regolamento

Pubblicato: 23 aprile 2011 in democrazia, siamo noi
Tag:

questo blog è un esperimento per facilitare e promuovere la libera espressione e la capacità di ragionamento dei nostri ragazzi.

Deve pertanto essere sempre chiaro a tutti i visitatori che il linguaggio, i temi trattati, la “genuinità” dei post è data dalla giovanissima età dei blogger in erba.

In classe queste bambine e bambini sono abituati a studiare eventi passati, approfondire fenomeni fisici e naturali, cimentarsi con componimenti ed operazioni matematiche per giungere osservare gli avvenimenti ed i fenomeni quotidiani per comprendere e migliorare il mondo che verrà!

la nostra intenzione non è di creare un blog tematico su specifici temi ma uno spazio in cui I BAMBINI coadiuvati e non inculcati o imbeccati da noi , possano esprimere la ricchezza dei loro pensieri .

Siamo molto attivi nel presentare loro un mondo grande vario, complesso bellissimo anche se dolente

Chiunque leggerà o deciderà di postare dovrà farlo nel rispetto prima di tutto dello sforzo fatto da bambini ed insegnanti per raccogliere le idee ed esporle in pubblico.

non si accettano post anonimi o offensivi!

OGNI POST PER POTER ESSERE PUBBLICATO DOVRA’ EVIDENZIARE NOME E COGNOME e una e-mail valida e raggiungbile dall admin onde poter comunicare e risolvere eventuali incomprensioni

I numeri sono universali?

Le quantità sono incontrovertibili’

La matematica  è una scienza esatta ed oggettiva…. QUASI

In classe in questi giorni abbiamo iniziato a rifletterci su…

l’idea ci è venuta vedendo con i ragazzi “La vita  è  bella” nel film un’insegnante fascista esprimeva tutta la sua estasiata meraviglia per gli studenti germanici, che in 4 elementare risolvevano un difficile problema che consisteva nel calcolare il risparmio per il Reich se, anzichè prendersi in carico, malati di mente, disabili ed orfani, avesse proceduto alla loro eliminazione….

2+2 = 4                      certo

se 4 sono dolci , giochi o tavolette di cioccolato 4 è bello ed è meglio di 2 e di 3

MA

se 4 sono sberle,  colpi di proiettile, o violenze subite  allora 4 è brutto, orribile ed è sicuramente preferibile  un 3 o un 2 o meglio ancora lo ZERO.

allora, insieme ai maestri Giampiero e Lina,  noi bambine e banbini della 4 C della primaria Rio Crosio di Asti, abbiamo inaugurato un nuovo tipo di problemi matematici i problemi con i numeri giusti  in cui i dati e lesituazioni non sono ininfuenti come nel classico problema del vinaio alle prese con l’ormai eterna botte che perde.

Questi veri e propri esercizi di matematica hanno questa particolarità: la tematica, l’ambientazione sono sempre attinenti a questioni sociali ed etiche, e viene proposto un quesito che può avere diverse soluzioni, pertanto si propone di determinare quale scelta operare e calcolarne la ricaduta, i costi, i consumi ecc

Soprattutto dopo la soluzione “aritmetica”  viene richiesto di motivare la propria scelta e commentare i risultati ottenuti.

Nei nostri problemi si presentano situazioni reali e realistiche:

200 bambini in un campo profughi: se li si abbandona all’istruzione della strada molti di loro delinqueranno e saranno degli infelici, se invece si investe per mandarli a scuola molti sceglieranno di dare un valore alla propria vita, cosa costa di più cosa costa di meno… ed infine  cosa ne pensi tu?